BARNABO dalle MONTAGNE
reading per voce e dj tratto da Dino Buzzati
con: Valeria Vicentini
musiche: Gionata Carollo
durata: 50 minuti
Una storia di guardiaboschi e banditi, di feste di paese e turni di guardia, un 'avventura dove succede di tutto e nulla in verità cambia mai, perchè il tempo in montagna scorre lentamente e la vita e la morte sono sospese, come una corda tesa tra due spuntoni di roccia nel vuoto.
Barnabo delle montagne è un testo che riesce a restituite in maniera soprendentemente vivida le crode, le cenge, i viaz e le radure delle Dolomiti, eppure il paesaggio entro il quale ogni cosa accade è soprattutto un paesaggio esistenziale fatto di quei silenzi, di quelle solitudini, di quella ricerca interiore che costituisce la cifra portante di tanta esperienza alpinistica. Per poter esprimere la propria ricchezza, la montagna deve mantenere una verginità che permette a chi le si avvicina di affacciarsi alle logiche della natura. In un'epoca di drastiche trasformazioni ambientali e paesaggistiche, essa deve in primo luogo essere conosciuta e quindi amata e difesa come elemento insostituibile non solo del paesaggio naturale, ma anche di quello umano.
Una storia di guardiaboschi e banditi, di feste di paese e turni di guardia, un 'avventura dove succede di tutto e nulla in verità cambia mai, perchè il tempo in montagna scorre lentamente e la vita e la morte sono sospese, come una corda tesa tra due spuntoni di roccia nel vuoto.
Barnabo delle montagne è un testo che riesce a restituite in maniera soprendentemente vivida le crode, le cenge, i viaz e le radure delle Dolomiti, eppure il paesaggio entro il quale ogni cosa accade è soprattutto un paesaggio esistenziale fatto di quei silenzi, di quelle solitudini, di quella ricerca interiore che costituisce la cifra portante di tanta esperienza alpinistica. Per poter esprimere la propria ricchezza, la montagna deve mantenere una verginità che permette a chi le si avvicina di affacciarsi alle logiche della natura. In un'epoca di drastiche trasformazioni ambientali e paesaggistiche, essa deve in primo luogo essere conosciuta e quindi amata e difesa come elemento insostituibile non solo del paesaggio naturale, ma anche di quello umano.
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