storia di un comandante e della sua brigata
Spettacolo per pianoforte e radiotelegrafo
con: Valeria Vicentinimusiche: Gionata Carollo
Compirebbe cent'anni oggi Giacomo Chilesotti e sarebbe un vecchietto come tanti, come gli altri suoi compagni che usciti vivi dalla guerra partigiana vivono una vita normale, senza scuole o piazze intitolate a loro, senza commemorazioni, senza retoriche. Ma i morti si sa non possono più sbagliare, e nemmeno difendersi e diventano simbolo, per tutti, di quello che si è perso, dell'innocenza strappata, del sacrificio che una intera generazione ha compiuto dando tutto, persino la vita. Per questo siamo onorati di poter rivivere la loro storia ancora una volta. Noi, i nipoti, che spesso da piccoli abbiamo sbuffato all'ennesimo racconto del nonno sulla guerra, sui tedeschi, sui fascisti e che ora daremmo un braccio per poter stare li ad ascoltare ancora una volta la storia di Nettuno e della sua Brigata.
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